Mettere pi soldi nelle tasche dei lavoratori. Fare in modo che, oltre all’export, anche la domanda interna possa aiutare la crescita. Sembra molto semplice la ricetta. Ma il problema resta sempre il solito: chi paga? Se non si dovesse rispondere a questa domanda, basterebbe eliminare quello che viene chiamato cuneo fiscale. Vale a dire la differenza tra il costo complessivo di un lavoratore per un’impresa e quanto finisce in busta paga al dipendente. Le imprese sono state chiare al proposito. Il cuneo fiscale italiano complessivo pari a circa il 50%, tra i pi elevati in Europa e secondo solo a quello del Belgio (52,6%). Ma quali sono le fonti di prelievo comprese in questa tassazione cos pesante?
Le fonti di prelievo
C’ l’Irpef, prima di tutto; c’ poi la contribuzione Inps e infine tutti i cosiddetti istituti contrattuali che vanno dai fondi pensione integrativi passando per Tfr, ferie e via dicendo. C’ un primo problema, quale voce, o quali voci, tagliare. Un taglio che, secondo le imprese, dovrebbe arrivare attorno ai 16 miliardi che ogni anno andrebbero, per, a pesare sul bilancio pubblico. Del vantaggio beneficerebbe l’intero sistema delle imprese e del mondo del lavoro. Posto che la tassazione comunque elevata, si dovr trovare il sistema per…