LONDRA. Offendere un uomo chiamandolo “calvo” conta come “molestia sessuale”, discriminatoria e sessista, perlomeno in Inghilterra. La sentenza è arrivata da un tribunale del lavoro inglese in favore di Tony Finn, un elettricista del West Yorkshire nel nord del Paese, che si è rivolto alla corte denunciando il suo vecchio supervisore. Il quale lo aveva chiamato “bald cunt”, ossia una sorta di “stronzo pelato”.