Mezzogiorno, 15 maggio 2022 – 10:32
di Vittorio Zambardino
Poi oggi ci sar commozione, ci saranno le lacrime e il canto, perch il calcio teatro e a piangere si sempre pronti. Dumm, sto chiagnenno… Quanto bello a chiagnere, ci dice dal 1946 Filomena Marturano. Lacrime? Tu parti, ma non vai in guerra, Lorenzo caro, hai fatto una scelta razionale e professionale, due aggettivi legittimi ma che non commuovono. Per s, il saluto ti dovuto. Tranquillo, nessuno pensava de mor prima del tuo addio, come hanno detto a un altro capitano, Francesco Totti. Quella s fu una festa vera, perch quello aveva rifiutato il Real Madrid per la squadra che l’aveva messo al mondo del calcio. Lui s, era una bandiera, tu non sei una bandiera. Ma sei uno di noi, in un certo senso sei noi. Noi ti avremmo voluto come bandiera e leader, e non ci siamo mai rassegnati alla tua realt media, nemmeno quando avendo ricevuto il potere, come sempre succede a chi lo riceve troppo e troppo presto, non ne sei stato all’altezza.
E poi sei vittima anche tu, come tutto il Napoli e Napoli, che pensa che di talento divino ce ne sia stato uno soltanto. Dopo Diego, il diluvio, non possibile apprezzare ed elevare altri campioni. Di conseguenza non ci rendiamo conto di quando davanti a noi…