La Svizzera progettò di avere l’arma nucleare, anzi un numero incredibile di bombe nucleari, con un piano atomico lunghissimo, con tanto di referendum iniziale, e che proseguì perfino segretamente in barba ai trattati.
In Svizzera si erano tenute conferenze sulle armi nucleari sin dal 1945 e vi era un notevole interesse anche militare sul tema. L’esercito svizzero era entrato nel clima della Guerra Fredda e temeva un’invasione comunista o un attacco nucleare da parte dell’Unione Sovietica. L’inclusione di armi nucleari tattiche nei piani di difesa della NATO ha portato a una crescente domanda di armi nucleari proprie da parte dell’esercito elvetico fin dalla metà degli anni ’50. Dopo la rivolta ungherese del 1956, l’anticomunismo raggiunse il suo apice in Svizzera. Alla riunione della Commissione svizzera per la difesa nazionale del 29 novembre 1957, i piani militari segreti furono finalmente discussi apertamente. Il generale di divisione e comandante dell’aviazione e della difesa aerea Etienne Primault ha dichiarato: “Se avessimo un aereo come il Mirage, ad esempio, in grado di volare a Mosca con bombe atomiche, uno schieramento in territorio nemico sarebbe fattibile. Il nemico…