I prezzi per i prodotti alimentari nel mondo stanno raggiungendo il massimo per un mix devastante di condizioni climatiche contrarie in varie parti del mondo e per il conflitto russo ucraino, che da un lato rende più complesso il commercio russo, dall’altro rende difficile il raccolto e la semina in Ucraina.
L’indice dei prezzi alimentari stilato dalla FAO ha visto una crescita del 12,6% nel mese di marzo raggiungendo il proprio massimo storico
Siamo ben al di sopra dei valori che nel 2011 condussero alle famose “Primavere arabe”, cioè a rivolte diffuse in tutto il mondo. Molto grave l’aumento dei costi degli “Olii vegetali” che ha visto un aumento del 23,2% sia per la scarsità di semi di girasole e per l’aumento dei combustibili.
Del resto il ruolo della Russia e dell’Ucraina nella produzione cerealicola mondiale è enorme. Date le difficoltà che entrambe questi paesi incontreranno nell’export sarebbe opportuno che tutti gli altri, dalla UE al sud America, iniziassero a coltivare rapidamente prodotti agricoli per far fronte agli 8 miliardi di abitanti.
Esiste un indice di vulnerabilità di Bloomberg Economics che dovrebbe prevedere quali paesi saranno colpiti per prima dai…