ANKARA – C’è un piano per sbloccare il grano ucraino, a cui lavorano le Nazioni Unite e che la Turchia considera “ragionevole”. Ma non c’è ancora un accordo politico tra Mosca e Kiev. Ieri nella Kulliye di Ankara, l’enorme cittadella costruita intorno a una moschea dove ha sede la presidenza turca, il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu ha provato a scavare nel muro della diffidenza: “Ci sono state distanze tra Russia e Ucraina dopo i colloqui di Istanbul, ma speriamo che si possa presto tornare al negoziato”, ha esordito accogliendo il ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov.